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Operazione "ENCLAVE"

Contenuto a cura
dell'Avv. Fabrizio Gallo
Data creazione: 09 Nov 2021
Data ultima modifica: 09 Nov 2021

 

 

Droga ed estorsione sono i reati contestati ad una famiglia calabrese trasferitasi a Roma in zona Sacrofano: questo quello che emerge dall’operazione “Enclave” condotta dai Carabinieri di Roma, sotto il coordinamento della Dda della Capitale e che ha portato all’arresto di 33 persone nelle province di Roma, Reggio Calabria, Venezia e Grosseto.

Le accuse, a vario titolo, sono di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’organigramma del sodalizio criminale capeggiato proprio da un soggetto calabrese definito Boss di una famiglia del reggino, “braccio armato” dell’associazione che avrebbe ordinato ai suoi parenti di compiere azioni ritorsive molto eclatanti, utilizzando, secondo gli inquirenti, il metodo mafioso tipico della cosca di appartenenza.

Insieme ai calabresi, ci sarebbero soggetti stranieri bosniaci e jugoslavi, sempre secondo gli inquirenti, alla corte del boss calabrese.

Il processo è attualmente nella fase del dibattimento davanti al Tribunale penale di Roma.


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